Ce volume réunit deux
recueils : « Canti barbaricini » (1910)
et « Canti del salto e della tanca » (1924).
Sebastiano Satta (1867-1914), unanimement tenu dans son île
pour « le » poète sarde par excellence,
est né à Nuoro 1.
La préface de Giovanni
Pirodda permet de situer l'œuvre dans son contexte historique
et local ; elle est accompagnée d'une notice bio-bibliographique
et d'un glossaire qui éclaire les qualités de la
langue de l'auteur.
|
NOTE DE L'ÉDITEUR : La Sardegna ha avuto in Sebastiano
Satta il suo poeta più inquieto e aulico, il cantore dei
suoi eroi e dei suoi pastori, dei suoi monti e delle sue ancestrali
usanze ; la voce più forte dell'anima della Barbagia,
che seppe dare al profondo e vitale attaccamento a un mondo costruito
sul tempo lento delle antiche pietre l'anelito e la speranza
del progresso e del riscatto sociale.
Se l'aurora arderà
su' tuoi graniti
Tu lo dovrai, Sardegna, ai nuovi figli.
A questo : a quanti cuori
Vegliano nella tua ombra, aspettando!
O fratello, e tu primo alla vittoria,
Da' il grido dai vermigli
Pianori : Agita il palio
O rosso cavallo,
O cavallo di gloria, hutalabì ! |